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Kyrie
02:28
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2. |
Il silenzio di Carlenzio
02:08
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prendo una barca veloce tipo automobile
scatto da rapace ovvero incredibile
sterzo e sgommo sugli stabilmenti balneari
mettendo sotto tutti gli ombrelloni familiari
ascoltate l'avanguardia
salgo sul pulmino che mi porta più lontano,
faccio il lottatore figo, doppio calcio su ogni naso
e mi alieno come un boost di basso sotto melodie pubblicitarie
che mi fan sentire un asso delle musiche aleatorie
e mi godo il silenzio
il silenzio di carlenzio
armistizio e assenzio
autofellazio e spazio benefizio
quest'agnatizio guerra-piattista
mi riduce a un kebab di Lahore
stravolgo al cielo questa vista
e mi schianto su ogni interclocutore
mi dia il placito di una pista da seguire
perchè tutte le persone di milano sono brave persone
compreso sfera ebbasta e il suo fornitore di orsetti gommosi al limone
cretino imbelle e città di mare
senza vergogna dentro al bicchiere
la carogna, caro ogni acaro sogna mangia e scorna per la strada dove cruda sbava questa gogna di giada
e il gladio che viddimo nello stadio distante del mattino seguente di un epididimo ambulante
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3. |
Eroma
02:25
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amore, vado dritto alla questione
ogni istante del nostro rapporto era a posto
ci stava, mi faceva stare normale
anche se alle volte mi vedevi che non ero molto, cioè, un po' giù di morale
mi piace il tuo corpo, mi piace che mi dici le cose sensate
soprattutto mi piace la questione della casa
facevamo abbastanza i rapporti sessuali
e andavamo in pizzeria a mangiare l'impasto alla curcuma
o alla canapa con sopra il salmone e la ricottina
le altre coppie hanno le canzoni
noi avevamo la ricottina
per cinque mesi sono stato così bene che ho persino smesso di fare da me
ma purtroppo non può continuare
perchè fa troppo caldo e possiamo fare abbracci
con questo clima torrido si suda troppo
e il condizionatore costa una cifra
e il ventilatore fa un sacco di rumore
specie di notte, di giorno un po' meno
e poi c'è la questione che essendo fumatore
il mio alito puzza e mi faccio problemi a baciarti
quando mi guardi negli occhi giro lo sguardo perchè ho paura di disgustarti
di didietrarmi da solo come un povero beoziano indie-difeso
e l'indie piace solo a te, a me mi piace shostakovich e ravel
ravel un po' meno
in genere parliamo d'altro, sempre voltati verso l'altro lato
perchè tu non li conosci, non li conosci, se ne parlo mi dici guarda dove pisci, dove pisci,
ora vai e pulisci, vai e pulisci
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4. |
Ma che ne sanno i Boomer
03:49
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ma che ne sanno i boomer
dei nuovi punk in stazione
del contro-idealismo in postazione
dei porno d'ultima generazione
che ne sanno i boomer
di ghostemane e tommy cash
dei paesaggi sonori di schafer
e dei libri pazzi di boulez
ma che ne sanno i boomer
del dopo festa globale
dei sex toys e dell'arsenale (passivo)
del lato B dello svarionare
sono qui
i falchi moderni antropofallici
non rispettano i tuoi tempi comici
memando sulla techno occidentale
millantano lo spettro della magia che fu la peste delle battute scorrette
schiamazzano, sulle porte del viagra, feste bugiarde e tette rifatte
onanisti dell'anagraficità dell'ego funesto o nonnismo di classe
sorridono dalla discarica del tempo, celati all'ascolto da mode putrefatte
si dimenticano che noi x2
gli anni non li contiamo, che siano 5, 60, 18, 40, cazzo ci importa
cattivi parenti, amici che tirano le cuoia prima del pensionato
persi da sempre nell'hardcore, prima che voi decretaste, diceste, danzaste
e poi freddie mercury e i queen fanno schifo
Noi crediamo in un unum deum, unica e sola ecclesiam
Professiamo il solo battito cardiaco
Attendiamo il traguardo finale assoluto, somma della moltitudine, l'estinzione.
Amen.
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5. |
Lode
02:03
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ohilàlà ohibohlà ohilì ohiqua
c'è e non c'è ma se c'è
in queste lande da me dimorate e dai boyz
che non sono invero amici
sono i palazzi
e l'eterno taglione sociale
un re pazzo che scaccia i vandali
ma che esige un bambino nudo a letto,
io fortuna ho l'asfalto bel bel
quel locale che trovo sempre ndu zone
e alé con insigni calate incuranti santificatele
spritz! poi fegato spritz! Fatto il due c'è
il tre spritz finchè poi dal nulla spritz
e la pace mi dilania dalla gola ingiù
penso alla webcamwhore prediletta che mi aspetta a casa
è così divina che gioca da sola
tutti i giorni
e poi ho due mongoli o un eunuco sotto forma di pupazzi
torno felice come un amaro
comincio a fottermi fotto tutto
prendo i due mongoli e gioco alla guerra vinta dal sovrano
e quando vinciamo prendo l'eunuco
e fotto anche lui
gli metto sul capo una corona di cartone
e fingo che sia quel re.
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6. |
Memesi
02:32
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nel momento in cui lei mi parla
scorreggio e giro su me stesso
sento poco anche se mi urla
gabinetto con l'amplifon
battlefront del peggio
seggio sul carillon di stringhe e taleggio
faccio binge contemplazione
la mia situazione è spaccio di cringe
mandami pure in presidenza a fare colazione di incompetenza
dietro la porta con luci scure e saccenza
abbocco a sta lenza con questa pazienza
il solo clamore per me è l'essenza
delle mie avventure insicure
memesi, memesi
voliamo come trichechi sul tetrapack di astuzia pregressa
memesi, memesi
memesi, memesi, stipata nell'andro-calco del metastrato sotto lo scalpo
memesi, memesi, ogni scoria marchiata a stampo strappa un feto alla sua storia
chi non ha memoria vada a casa da suo marito tarato
o a squittire al supermercato
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7. |
Il pornoattore
02:34
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quando un uomo si accorge di avere la panza
non può che scegliere di fare un mestiere
il pornoattore
da grande io volevo fare l'astronauta
ma non disdegnavo neanche l'astronauta
ma c'ho troppa panza
ho preso troppi chili di panza
e ricordo l'aneddoto che mi raccontava mio nonno
quando un uomo si accorge di avere la panza
non può che scegliere di fare un mestiere
il pornoattore
da grande io volevo fare l'assessore comunale di Magliano-Crava-Morozzo
oppure lavorare in un cinema 3D come cinema 3D
ma c'ho troppa panza, ho preso troppi chili di panza
guarda questa buzzica come danza
sembro un cinghiale esaurito
mentre io sono un uomo finito
non mi vedo neanche il dito
fra le cosce è sparito
io dal mondo abbandonato
non mi resta che un latrato
il pornoattore
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8. |
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ho i baffi a forma di liguria
sembra un sollazzo, ma è solo un'equazione spuria
in cui la C siete voi e la vostra furia
quando vi irritate contro la curia della liguria che vi ingiuria
lo stato non vi assiste non siete importanti prendete l'affito, riducetelo in contanti e partite per la campagna
il primo acchitto son sicuro sembrerà soltanto una magagna
non potrete più pisciare senza che una vespa vi si posi sulla gnagna
picchierete i calabroni, vi farete i montoni
con le capre nel salone, scoprirete i mormoni
tutti quanti sorrisoni, libri cazzi e frustoni
che succede, che succede, se succede, se succede
sempre meglio con i baffi, senza uffici e pochi sbatti
tanto siamo tutti malatti
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9. |
Cremolata
03:40
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una colata di cemento sul mento io dispenso a suon di tempo
contrazioni diaframmatiche all'indietro si scatenano dal retro
un gesù cristo un tanto al metro fa capolino nel teatro
mi guarda dritto in faccia e mi dice "bella la focaccia ma adesso BASTA"
io gli dico "basta cosa?" e lui mi fa "non posso dirlo"
io gli dico "come mai, adesso dimmi quanto basta"
e lui mi fa che quel che basta basta a mandarlo giù all'inferno
ed io gli dico che non smetto e che defecherò in eterno
così me lo dice... "BUM, IL NAZARENO GIU' ALL'INFERNO"
resto solo io unico carnefice barbuto sembro charlie manson
con la differenza che in guisa di artefice mi sento un po' bronson
tunica mentale, sandali sudati, capelli e barba che ci stanno
poco affanno, tanto danno autosabotaggio all'arrembaggio
contro il tiranno, se potrei vorrei rinascere non in una stalla
voglio rinascere la stalla nientemeno, io la stalla, sola stalla senziente
che vuole bene alle cose persino alla gente
siamo in pochi che amano la gente
siamo in pochi che amano la gente
questi sono i miei ettolitri, scomodi, sordidi
questi sono i miei ettolitri, scomodi, sordidi
questi sono i miei ettolitri,
decametri
ragadi di etilitri
cime tempentose nel profondo dell'abisso componendo le mie cose cacca nera con prolasso
dopo cinque minuti tutti gli intuiti mi paiono mai piaciuti se piaciuti mal capiti
mi sale lo scafo dello stomaco stanco fino all'esofa GO NARUTO
apri le gabbie fendi le nebbie della mia sacca
stasera non si racca
esci dal mio corpo, esci dal mio cranio, esci dalla mia cucina
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10. |
Colpi di Collo
03:02
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il brutalismo è per i novizi,
mi dicevano... mi dicevano...
sono solo vizi di coloro che studiavano
agli inizi... agli inizi...
sono quinte consecutive, ricorsive.
Io aggiungo: mi pongo con il pongo,
impongo il mio Congo sulle slide
di Dottor Jeckill e Mr. Mani di Pollo
mi scrocchio il collo nel mio tracollo midollare
se non si può fumare, se non si può suonare
io smollo la mia crivella di nulla
sulla falla addominale
con i colpi di collo, colpi di collo
sono i colpi di collo il mio datura
la postura, il malumora, la bottiglia scura, il piede storto,
la tensione,
scatarrare e tremare ad ogni colpo di collo,
il polmone morto.
Seppellitemi nell'orto e vedrete il mio potere,
un albero tumorale crescerà fra le edere e il belvedere
del maniero che ospiterà il mio sedere risorto.
Ok, dopo aver eseguito questa citazione sono un vero rapper,
posso fare finta di insegnarvi una via che non è mia
e citata in altre canzonetter
in questo caso boh full metal o william
ora sì che siam divisi dal nostro viso spento
dalle VISA o dall'America
in realtà la nostra cloaca isterica è identica
esiste solo una verità identica
che l'emo del midwest è una musica catartica come elegia
del migliore amico dell'uomo
che è Pietro
qui tollis peccata mundi miserere nobis
agnus dei
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