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MO18: SUPERVOIDS

by sonno.

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1.
sono il quasar dell'automartirio sono la macchia fredda nella radiazione cosmica di fondo la negazione che disfa il filamento lo sciame di vespe che frantuma la muraglia nello spazio nessuno può sentirti urlare dormo dentro un supervuoto
2.
MEGAPARSEC 02:08
sospeso e deriso dal mio stesso appiglio mi cerco se il vuoto non c'è ci arrivo confuso ma è del mio stesso avviso chi dice di non chiedere e allora non sò se esco da me è uno sciame di vespe ad accogliermi e allora così non sò vivere è un'altro respiro che ho perso (ho sonno e) contassi ogni passo che ho fatto all'indietro, dove arriverei? se non differisse tra sogno e vissuto, come la chiamerei? mi aspetti ogni sera in fondo alla notte, mi porti un pò più in là? nel tuo freddo abbraccio sarò io la morte e potrò finalmente svanire via da me
3.
DIMENTICARE 03:05
se non mi dai più motivi posso scordarmi di te se non torni più o se non torno io dici che dormi dentro a un tumulo di vipere ma non ricordi più e non ricordo io mi ha fatto del male pensarti più vecchio non ho dato forma a niente di diverso ho perso il contesto ora cerco un pretesto mi ha fatto del male pensarti più spento spesso la noia mi lascia perplesso sul fatto di vivere o meno giornate t erse nel vuoto disperse in ore poi perse a vivere meno meglio non avrei niente di meglio da fare se non annoiarmi e poi peggio sarebbe rendersi conto che non annoiarsi poi tanto alla fine è lo stesso
4.
5.
niente è più niente per me mi fermo al sicuro dove niente è più niente se non ho risposte è perchè non le ho poste le domande che poi io tengo per me anche se al sicuro cos'è? sai dirmi se c'è qualcosa al sicuro io non sò dov'è e anche lo sapessi io poi lo tengo per me non esce da me dammi soltanto un minuto devo pensare dio quanto fa male uscire da me se avessi mai avuto lo smalto che hai te credimi a quest'ora no non sarei così sveglio come se dormissi tanto sono sempre a pezzi ho trovato il modo di ricostruirmi ma ora non trovo più i cocci e non soltanto ho perso la voglia ma anche il motivo per farmi del male l'ho sempre saputo non sono mai stato al di fuori del vuoto che tace non darmi corda no ti prego mai
6.
7.
ho ancora bisogno di starti distante nel buio a fissarti porpora coloro di sangue padrona di tutti gli sbagli collidono i mondi fra i tanti ricordi ritorni e mi trovi qui tra angeli e morti dal cielo ai sepolcri riempi miei vuoti con finti bisogni nei sogni mi causi vertigini scenari impossibili siamo ancora vivi ma pieni di lividi freddi e coi brividi lontani ed opposti bianchi i tuoi occhi han visto posti immobili gelogelido: noi maledetti dal giorno zero volo in picchiata in un buco nero non sono contento di farne parte aspetto quel giorno per dirti c ero e urlami in faccia quanto mi odi faccio amicizia con i miei mostri se da noi ancora non vedi luce è perche siamo corpi inesplosi ho ancora bisogno di starti distante nel buio a fissarti porpora coloro di sangue supernova supernova sonno. : son stato fedele al mio vuoto ti ho dato il mio elio il mio idrogeno ho perso carbonio ed ossigeno runaway termico il ciclo si è chiuso assorbimi pure nella tua danza mentre la gravità ci collassa ora siedi qui e piangi la fine che non l'hai mai realmente voluta ma ascolta me, che ti orbito intorno la disgregazione ti è sempre piaciuta moto di convezione che detona il carbonio fondi l'ossigeno e diamo la fine a ogni nuovo inizio
8.
se guardo lo specchio non sò chi sei se chiami il mio nome non mi giro mai mi perdo nel vuoto che è in me marcisce e si impregna di malinconia del bene che non ho avuto mai dell'odio che non hai visto mai serpenti a sonagli cantate il mio sogno anche se nessuno ha paura se cambierò pelle stavolta sarà guardandovi in fiamme se io non esisto, tu chi sei?

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“Supervuoti.
Un luogo talmente lontano da essere inapprocciabile e allo stesso tempo così familiare. Come il vuoto.
Come lo spazio, emotivo e mentale.”


Dopo un lungo periodo di sperimentazioni nel mondo reale e di approccio analogico, sonno. torna con il suo disco più accessibile ma al contempo stesso oscuro e complesso.

In Supervoids la voce torna ad essere protagonista, assieme a campionamenti e sintesi digitale (sia hardware che software), accostando elementi ostici presi in prestito dall' Elettronica IDM, dal Drone e dal Noise, ad elementi molto più accessibili tipici del Pop e della forma canzone.

8 tracce in bilico tra queste due anime spesso dicotomiche, in quello che l'autore definisce:
Post Death Pop

credits

released February 20, 2023

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MUSICA ORIZZONTALE Liguria, Italy

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